Friday, April 25, 2008

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On April 25


As expected, tomorrow will be repeated April 25 in Italy
the celebrations of the so-called Liberation Day. The usual rhetoric and hypocritical
celebration of what was actually a
military defeat, made by people who would have little to boast about,
to give lessons, and many skeletons in the closet to hide.
not want there ex-communists and democrats, but we just do not
join this bandwagon, we just can not
to adapt to the chorus of "politically correct" that would
celebrate the tragic outcome of a war, fought their
liberators against those who call people ... we think that only a "slave" liberators
can call the occupants.


We can not call them liberators because we know that behind the
their participation in the war were enormous
interests of a powerful minority, not willing to leave Italy (and
on what then? consent by the government with more of the story?). And the story
following the Second World War there be a confirmation from them on the
Americans continued to fight wars around the world, always
little economic interest, as for oil in the Middle East,
trying to hide everything with the words freedom and democracy
(to the face ...).


say Americans and non-partisan, because if you really
has "liberated" someone, they've been allies. The history of partisans
liberators we hope that anyone with common sense believe
more .... although unfortunately continue to be acclaimed as
tali, come continuano ad essere chiamati eroi, quando molte delle loro
gesta sono associabili come minimo alla vigliaccheria.


No non abbiamo proprio nulla da festeggiare il 25 aprile, come ha poco
da festeggiare l'Italia dei precari, dei mutui usurai, della gente col
problema casa, dei salari bassi, dell'insicurezza, del popolo che se
ne frega dei valori costituzionali e della liberazione, perchè ha
altre cose a cui pensare, perchè non tutti percepiscono le pensioni
milionarie di Ciampi, Scalfaro e Napolitano, c'è anche chi deve
pensare a tirare avanti in qualche modo nonostante tutto.


Ci auguriamo quindi che questa "festa" venga abolita quanto prima, ne
gioverebbero anche le casse statali, e sarebbe l'unico modo per
avvicinarsi ad una pacificazione tra vincitori e vinti di cui spesso
si è parlato.


Nell'attesa non possiamo non ricordare i caduti "dalla parte
sbagliata", quelli le autorità non ricordano: i tanti innocenti caduti
sotto i bombardamenti americani ed inglesi, le 60 mila donne e bambine violentate dagli alleati, gli infoibati e tutte le vittime della
ferocia comunista e partigiana, e tutti i soldati della Repubblica
Social caduti per difendere l'onore tradito, la loro patria ed un'idea
assoluta, continuando a combattere anche quando tutto ormai era
perduto.
For them, Honour and Glory!

Kattoliko reported by mail.

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